Ti trovi qui: Homepage > Esplora > I percorsi del museo > Percorso 1: Museo della Città > Sala 4 sezione 1 > I Carraresi e lo sviluppo della città

I Carraresi e lo sviluppo della citta’

Dopo il 1259, a seguito della sconfitta e della morte di Ezzelino III, Monselice rientrò nellorbita padovana parimenti allascesa al potere della famiglia dei Carraresi, che divennero definitivamente signori di Padova nel 1318. Questo fu un periodo di relativo benessere per Monselice testimoniato da uno sviluppo demografico, si contavano infatti circa 5500 abitanti, e da un equilibrio tra il potere del Comune, quello delle famiglie aristocratiche e quello militare degli ufficiali inviati da Padova. Testimonianza di ciò fu la stesura e l’approvazione condivisa di una serie di documenti che dovevano regolare alcuni diritti e prerogative dei monselicensi, raccolti nel Liber iurum del 1308.

Questo cinquantennio di relativa pace terminò con laccendersi della rivalità tra i Carraresi e gli Scaligeri di Verona, per i quali Monselice diventò luogo di contesa. Era il dicembre del 1317 quando le truppe veronesi entrarono in città espugnando la fortezza; la presenza scaligera durò un ventennio e nulla poterono i tentativi padovani di rioccupare la fortissima città murata. La capitolazione di Monselice avvenne nel 1338 dopo un lungo e sanguinoso assedio portato avanti da una coalizione di Veneziani, Fiorentini e Padovani guidati dai Carraresi. Questi ultimi presero il controllo della città e governarono per 70 anni in sintonia con i membri del Consiglio civico.

La signoria carrarese rivolse a Monselice attenzioni particolari visto il prestigio del luogo che vantava i suoi trascorsi legati al potere imperiale.
Fu avviato il rafforzamento del sistema difensivo che venne adeguato per resistere ad eventuali attacchi con i cannoni il cui uso andava rapidamente diffondendosi. Venne inoltre ristrutturato il complesso del Castello che fu trasformato da castello militare a residenza “principesca” utilizzata come palazzo di rappresentanza.
Condividi questa pagina:
facebook google plus linkedin twitter