Sala 3

La sala 3 è dedicata a Monselice in età Romana, dal 31 a.C. al 476 d.C.

Il trasferimento nel territorio atestino-monselicense di una colonia di reduci della battaglia di Azio (31a.C.), che in terra greca aveva visto vincitrici le truppe di Ottaviano Augusto contro quelle di Marco Antonio, testimonia la completa sottomissione dell’area ai Romani.

L'economia dell'antico centro di Este, del cui territorio Monselice faceva parte, si rivitalizzò grazie allo sfruttamento agrario delle campagne regolarmente suddivise grazie alla centuriazione e assegnate ai reduci. All’economia del territorio contribuivano, inoltre, l’estrazione della trachite e diverse attività artigianali. La fase espansiva durò circa 150 anni, e fra il 180-200 circa l’intera area era già in decadenza.

Nel periodo di massima vivacità l’agro di Monselice sembra avere le caratteristiche di un insediamento sparso di tipo rustico, anche se non si può escludere un suo stato giuridico di vicus (villaggio), come testimoniano la sua posizione topografica e la funzione di snodo in rapporto al percorso della via Aemilia-Altinate, la presenza attorno alla cittadina di sepolcreti con monumenti funerari rilevanti e l'esistenza di toponimi come “Capo di Vico”, “Vico da Pozzo”.
Diverse informazioni sulla vita quotidiana vengono dagli scavi archeologici, effettuati a Monselice in anni recenti, ed in particolare dagli oggetti deposti nelle sepolture rinvenute lungo gli antichi assi viari e nelle campagne.
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